L’American Cancer Society segnala una crescita dei tumori in stadio avanzato e un rallentamento del calo della mortalità
Negli Stati Uniti il cancro alla prostata è tornato a crescere in maniera significativa. Secondo l’ultimo rapporto dell’American Cancer Society (ACS), dal 2014 i tassi di diagnosi sono aumentati del 3% all’anno, invertendo la tendenza al calo (-6,4% nel decennio precedente).
Tumori più gravi e diagnosi tardive
La crescita più preoccupante riguarda i casi in stadio avanzato, che registrano un incremento medio del 6,2% annuo, con variazioni tra le diverse fasce di età. Parallelamente, il calo della mortalità si è fortemente rallentato: dal 3-4% all’anno negli anni ’90 e 2000, è sceso allo 0,6% nell’ultimo decennio.
Screening PSA e fattori di rischio
Gli esperti collegano questa inversione di tendenza anche alla riduzione dell’uso del test PSA (antigene prostatico specifico), scoraggiato nei primi anni 2010 dalla Task Force statunitense per i servizi preventivi, che ne aveva limitato l’uso di routine per il rischio di sovradiagnosi.
“In realtà vediamo che i test del PSA in questo decennio rispetto al precedente stanno diminuendo, quindi l’incidenza del cancro alla prostata sta aumentando nonostante si verifichino meno test, il che è un’anomalia interessante”, ha spiegato il dottor Arif Kamal, oncologo e chief patient officer dell’American Cancer Society. “Inizia a parlare di altri fattori che potrebbero essere ambientali o nutrizionali o altre cose che non comprendiamo appieno”.
Secondo l’ACS, il PSA resta uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce, e ogni uomo dai 45 anni in su dovrebbe discuterne con il proprio medico.
Disuguaglianze etniche e sociali
Il rapporto evidenzia anche forti disparità etniche. Gli uomini neri hanno un tasso di mortalità per cancro alla prostata doppio rispetto a qualsiasi altro gruppo razziale o etnico. Gli uomini nativi americani presentano un tasso di mortalità superiore del 12% rispetto ai bianchi, pur avendo un’incidenza inferiore del 13%.
Il peso del cancro alla prostata negli Usa
Il cancro alla prostata rappresenta nel 2025 il 30% di tutte le diagnosi oncologiche maschili negli Stati Uniti, ed è la seconda causa di morte per cancro tra gli uomini dopo il carcinoma polmonare.
L’ACS ha suggerito anche una legislazione federale per rimuovere i costi a carico dei pazienti (franchigie e co-pagamenti) legati ai test di screening per gli uomini ad alto rischio, così da incentivare la prevenzione.
“La cosa interessante è che per molti pazienti la conversazione su un PSA e la discussione del risultato evidenziano poi altri componenti della storia sanitaria di qualcuno che possono anche essere importanti”, ha aggiunto Kamal, sottolineando come il test possa diventare occasione per una maggiore consapevolezza sulla salute maschile.