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Contro l'invasione di zanzare nelle Hawaai, droni lanciano esemplari maschi allevati in laboratorio

 
Contro l'invasione di zanzare nelle Hawaai, droni lanciano esemplari maschi allevati in laboratorio
Redazione

Dozzine di baccelli biodegradabili sono caduti dal cielo sopra le foreste delle Hawaii. Ognuno, consegnato da un drone, conteneva circa 1.000 zanzare. Non è l'incipit di una sceneggiatura di un film di fantascienza, ma quanto realmente accaduto nell'arcipelago alle prese con l'ennesima invasione di zanzare, che provoca non pochi problemi alla popolazione e ai tantissimi turisti, ma anche all'ecosistema.

Contro l'invasione di zanzare nelle Hawaai, droni lanciano esemplari maschi allevati in laboratorio

Ma non si tratta di zanzare qualsiasi: sono esemplari maschi ''non pungenti'', allevati in laboratorio, portatori di un batterio comune che si traduce in uova che non si schiudono quando si accoppiano con femmine selvatiche. La speranza è che contribuiscano a controllare la popolazione invasiva di zanzare dell'arcipelago, che sta decimando le popolazioni di uccelli autoctoni, come i rari ''rampicanti hawaiani''.

Questa specie, impollinatrice chiave e che disperde, svolgendo anche un ruolo centrale nella cultura hawaiana, è in in grande difficoltà. Una volta c'erano più di 50 specie conosciute di ''rampicanti'', ma oggi ne sono rimaste solo 17, la maggior parte delle quali sono in via di estinzione.

L'anno scorso, l'akikiki, un piccolo uccello grigio, si è estinto funzionalmente in natura, e si stima che ne siano rimasti meno di 100 esemplari di 'akeke'e giallo-verdi. Anche se lo sviluppo e la deforestazione hanno avuto un impatto, secondo gli esperti un ruolo determinante, in questa "minaccia esistenziale", lo sta svolgendo la malaria aviaria, che viene diffusa dalle zanzare.

Gli insetti non sono originari delle Hawaii, ma sono stati segnalati per la prima volta nel 1826, probabilmente trasportati involontariamente dalle navi baleniere. Il loro arrivo ha causato ondate di estinzione, poiché molti uccelli autoctoni, come appunto i ''rampicanti del miele'', non avevano resistenza alla malattia.

Dal momento che le zanzare prosperano negli habitat tropicali più caldi alle basse altitudini delle isole Hawaii, i ''rampicanti'' superstiti hanno trovato rifugio più in alto, nelle montagne di isole come Maui e Kauai.
Ma, con il cambiamento climatico, e quindi temperature più calde, si sta osservando che le zanzare che si spostano verso le montagne. Il loro arrivo spinge gli uccelli sempre più in alto nelle montagne, sino a quando non c'è più un habitat in cui possono sopravvivere.

Gli ambientalisti sono alla ricerca di una soluzione per controllare le popolazioni di zanzare e fornire un'ancora di salvezza ai rampicanti del miele. Ma avere a che fare con le zanzare su scala paesaggistica è difficile, perché, dicono gli esperti, l'uso di pesticidi, ad esempio, danneggerebbe anche le popolazioni di insetti autoctoni, come le damigelle e i moscerini della frutta, vitali per gli ecosistemi.

Poiché le zanzare sono anche una minaccia enorme per la salute umana, diffondendo la malaria umana, la febbre dengue e il virus zika, tra gli altri, gli scienziati hanno studiato il problema per decenni, trovando varie soluzioni, tra cui la tecnica degli insetti incompatibili.
Ciò comporta il rilascio di zanzare maschi che hanno un ceppo di batteri presenti in natura chiamato Wolbachia, che causa uova non vitali quando si accoppiano con femmine selvatiche. Nel corso del tempo, con ripetuti rilasci, la popolazione selvatica dovrebbe diminuire di conseguenza.

Gli studiosi, che lavorano dal 2016 per cercare una soluzione, ricordano che la zanzara che trasmette la malaria aviaria è diversa da quella della malaria umana. Quindi si è iniziato a testare vari ceppi di Wolbachia all'interno delle zanzare domestiche meridionali trovate alle Hawaii per determinare quale fosse la più efficace. Il processo ha richiesto diversi anni, a causa di una combinazione di scienza, impegno della comunità e processo normativo.

Nel 2022 hanno iniziato ad aumentare la produzione, allevando milioni di zanzare con il ceppo Wolbachia scelto in un laboratorio in California. L'anno successivo, hanno iniziato a rilasciare gli insetti nelle aree in cui vivono i rampicanti a Maui, lasciandoli cadere in baccelli biodegradabili dagli elicotteri. Il rilascio è in rapporto di 10 a 1, cioè vengono rilasciati esemplari di zanzare di laboratorio in numero dieci volte superiore a quello stimato di quelle che infestano le foreste. Negli ultimi tempi si stanno rilasciando 500.000 zanzare a settimana a Maui e altrettante a Kauai.

Uno dei principali ostacoli al rilascio degli insetti alle Hawaii è stato il terreno remoto e montuoso, soggetto a forti venti e condizioni meteorologiche imprevedibili. Il programma ha dovuto fare affidamento principalmente su elicotteri per i rilasci, ma questi sono costosi da gestire e ce ne sono un numero limitato nell'arcipelago, con esigenze concorrenti per la lotta agli incendi, la sicurezza e il turismo. Spesso, le missioni hanno dovuto essere annullate all'ultimo minuto a causa delle condizioni meteorologiche, aggiunge.
È qui che entrano in gioco i droni. Dopo mesi di test dei veicoli aerei in condizioni difficili, di controllo della loro autonomia e di progettazione di pacchi protettivi a temperatura controllata che possono trasportare in sicurezza le zanzare ed essere fissati sul corpo, hanno iniziato con successo a distribuire le zanzare con i droni a giugno.