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USA, approvata la nuova legge fiscale: impatto pesante su Medicaid e sanità pubblica

 
USA, approvata la nuova legge fiscale: impatto pesante su Medicaid e sanità pubblica

Il Congresso degli Stati Uniti approva una riforma fiscale che rivoluziona anche il programma sanitario federale Medicaid. A rischio l’assistenza per milioni di cittadini americani a basso reddito.

Riforma fiscale USA: il nuovo disegno di legge cambia le regole per il programma sanitario Medicaid

L’approvazione definitiva da parte del Congresso degli Stati Uniti – con il voto della Camera dei Rappresentanti – della nuova e controversa legge fiscale ha suscitato grande clamore, in particolare per le sue implicazioni in termini di tagli fiscali e rimodulazione della spesa pubblica.

Ma c’è un altro fronte, forse meno discusso ma potenzialmente di maggiore impatto per milioni di cittadini: le modifiche al programma sanitario federale Medicaid, il sistema che garantisce copertura sanitaria a circa 71 milioni di americani a basso reddito.

Secondo il Congressional Budget Office, organismo indipendente di vigilanza sulla spesa pubblica, quasi 12 milioni di persone potrebbero perdere la copertura assicurativa Medicaid a causa delle nuove disposizioni legislative.

I cambiamenti principali al programma Medicaid: controlli, lavoro obbligatorio e nuove soglie

Ecco le principali novità introdotte nel nuovo disegno di legge fiscale approvato dal Congresso e il loro possibile impatto sul sistema sanitario USA:

  • Controlli di idoneità più frequenti: gli Stati dovranno verificare due volte l’anno (e non più una sola) l’idoneità di circa 20 milioni di iscritti a Medicaid nell’ambito dell’espansione dell’Affordable Care Act (ACA). Si tratta di cittadini con redditi fino al 138% del livello federale di povertà (circa 21.597 dollari all’anno nel 2025).
  • Divieto di iscrizioni multiple: verranno introdotte misure per evitare che i beneficiari risultino iscritti a più programmi di assistenza sanitaria statale contemporaneamente.
  • Requisiti lavorativi obbligatori: a partire dal 1° gennaio 2027, gli adulti tra i 19 e i 64 anni dovranno dimostrare almeno 80 ore al mese di attività lavorativa o comunitaria, oppure essere iscritti a un programma educativo part-time, per mantenere il diritto all’assistenza Medicaid.

Finanziamento, tasse e compartecipazione: cosa cambierà per gli Stati e per i cittadini

Medicaid è co-finanziato dal governo federale e dai singoli Stati USA, i quali spesso raccolgono le risorse necessarie attraverso tasse sui fornitori sanitari, come ospedali e cliniche.

Il nuovo disegno di legge:

  • Introduce un nuovo tetto alle entrate fiscali derivanti dai fornitori, legato all’indice d’inflazione (sostituendo il limite fisso del 6%);
  • Impone regole più severe su quali servizi possano essere tassati e come debbano essere distribuiti i pagamenti tra i fornitori;
  • Rende più difficile per gli Stati raccogliere fondi federali aggiuntivi, pur senza ridurre direttamente le aliquote fiscali.

Un fondo da 50 miliardi per gli ospedali rurali

Per compensare l’effetto delle nuove restrizioni fiscali, la legge prevede l’istituzione di un fondo da 50 miliardi di dollari a sostegno degli ospedali rurali, che rischiano di vedere ridotti i rimborsi e di dover tagliare i servizi sanitari offerti.

Stop a Medicaid per alcuni immigrati e nuove regole sui co-pagamenti

Tra le modifiche più criticate, c’è quella che esclude alcuni immigrati regolarmente presenti nel Paese – tra cui rifugiati, titolari di asilo, coniugi e figli vittime di abusi – dalla possibilità di accedere a Medicaid.

Altra novità importante: nuove regole sulla compartecipazione alle spese. La legge impone agli Stati di applicare co-pagamenti obbligatori per chi guadagna più del 100% del livello federale di povertà (in precedenza la soglia era al 150%).
I co-pagamenti potranno arrivare fino a 35 dollari per prestazione, con eccezioni per servizi di emergenza e prevenzione.

Gli effetti sul sistema sanitario: meno iscritti, più pressione sugli ospedali

Secondo le proiezioni degli analisti, le iscrizioni a Medicaid potrebbero ridursi di circa 5 milioni di unità rispetto alle stime precedenti.

Le compagnie assicurative e gli ospedali, in particolare quelli delle zone a basso reddito, potrebbero risentire negativamente delle nuove misure, anche se il fondo per gli ospedali rurali potrà attenuarne in parte l’impatto.

Le case farmaceutiche, invece, dovrebbero subire conseguenze più contenute, dal momento che Medicaid rappresenta meno del 15% delle loro vendite complessive negli USA.

Redazione