di Felice Vincenzi
Da una indagine del centro ricerche di Intesa Sanpaolo arrivano buone notizie sul fronte dei distretti industriali. Notizie in controtendenza rispetto a una narrativa politico-mediatica catastrofista. E in grado di rilanciare una eccezionalità (positiva) italiana quali i distretti industriali, un ‘sempreverde’ del sistema Paese.
In particolare, i distretti industriali mettono a segno nuovi record sul fronte dell'export e del saldo commerciale, nonostante un rallentamento della crescita del fatturato. Purtroppo all’orizzonte si addensano le nubi della crisi del commercio internazionale sotto i colpi dei dazi Usa e non solo.
L’indagine sottolinea che il 2024 si è chiuso con un nuovo record per l’export dei distretti industriale arrivato a quota 163,4 miliardi, con un incremento dello 0,9% rispetto al 2023. Il contemporaneo calo dell'import (-1,9%, dopo il -9,3% del 2023) ha spinto l’avanzo commerciale oltre la soglia dei cento miliardi, una cifra mai toccata in precedenza.
Agroalimentare e meccanica trainano la crescita nei mercati esteri
In questo contesto si è messa in evidenza la filiera agro-alimentare che sta conoscendo una crescita ininterrotta sui mercati esteri e che nel 2024 ha registrato un incremento delle esportazioni a prezzi correnti pari al 7,1%. Anche le altre filiere distrettuali hanno mostrato una buona competitività sui mercati internazionali. Negli ultimi anni, infatti, l’export si è portato su livelli storicamente elevati nei distretti della meccanica, della filiera dei metalli, dei beni di consumo, della moda, dei prodotti e dei materiali da costruzione.
Tra dazi e nuove opportunità: le sfide globali per il 2025
L’analisi di Intesa Sanpaolo guarda anche allo scenario con i dazi americani. L'anno scorso il mercato degli Stati Uniti d’America ha assorbito l’11% dell'export dei distretti. Le imprese italiane possono però contenere la “frenata sul mercato americano puntando sulla qualità delle loro produzioni e, al contempo, cogliere opportunità di crescita in nuovi mercati”, evidenzia l'analisi. Una opportunità quest’ultima che già è stata colta l’anno scorso, considerato che, tra i primi mercati per crescita in valore dell’export dei distretti nel 2024 si sono piazzati Paesi come la Turchia, gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita, il Vietnam, il Messico, il Brasile, l’India.
L'analisi dei bilanci di 22.700 imprese distrettuali evidenzia inoltre come, dopo il balzo del biennio 2021-2022, il fatturato nel 2023 si è stabilizzato su circa 344 miliardi di euro, con una lieve flessione dello 0,5%. La stima per il 2024 prevede una ulteriore frenata (fino al 3,5%), mentre le prospettive per quest'anno sono condizionate dall'esito delle "tensioni commerciali in corso che rischiano di annullare gli effetti positivi del rientro dell'inflazione e dei tassi di interesse europei", secondo l’analisi del research department di Intesa Sanpaolo.