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Steatosi Epatica: milioni di persone ignorano di avere il fegato grasso

 
Steatosi Epatica: milioni di persone ignorano di avere il fegato grasso

La forma più aggressiva di steatosi epatica (MASH) colpisce milioni di persone in USA ed Europa, ma la maggioranza non sa di averla. L’allarme arriva da un nuovo studio internazionale

Una vera epidemia silenziosa sta colpendo milioni di persone nei Paesi occidentali: la steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD), nota anche come steatosi epatica non alcolica, rappresenta oggi una delle principali sfide in campo epatologico. Secondo un nuovo studio pubblicato su The Lancet Regional Health Europe, oltre 15 milioni di persone tra Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia convivono inconsapevolmente con la sua forma più aggressiva, la MASH (steatoepatite metabolica).

La MASLD si verifica quando il fegato contiene oltre il 5% di grasso, anche in assenza di consumo eccessivo di alcol. È strettamente correlata a diabete di tipo 2, obesità, sindrome metabolica e malattie cardiovascolari. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, due terzi dei pazienti diabetici presentano anche segni di steatosi epatica.

MASH: la forma più pericolosa della malattia del fegato grasso

La MASH rappresenta uno stadio avanzato della malattia, associato a fibrosi epatica, cirrosi e rischi elevati di tumore al fegato, insufficienza renale e patologie cardiovascolari. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il 5% degli adulti a livello globale ne è affetto, ma i tassi di diagnosi restano drammaticamente bassi.

I dati dello studio: milioni senza diagnosi

I ricercatori hanno rilevato che solo il 18% dei casi di MASH viene effettivamente diagnosticato. Nei quattro Paesi presi in esame:

  • Regno Unito, Francia, Germania: meno del 3% della popolazione ha una diagnosi.
  • Stati Uniti: il 4%, nonostante l’incidenza più alta.

Nel complesso, oltre 16 milioni di persone risultano affette dalla patologia senza esserne consapevoli. La ricerca è stata presentata in occasione del Global Liver Summit di Barcellona.

L’allarme dei medici: aumentare i test per MASH

«La MASH non diagnosticata costa miliardi in termini di produttività e salute pubblica», ha dichiarato Jeffrey Lazarus, autore principale dello studio e docente alla ISGlobal – Institute for Global Health di Barcellona. «Senza un raddoppio dei tassi di diagnosi e delle terapie, i costi sanitari diretti triplicheranno nei prossimi vent’anni». Gli esperti sottolineano come molte persone con diabete di tipo 2 o obesità non vengano sottoposte a screening epatici fino a uno stadio troppo avanzato. I test non invasivi – come esami del sangue, ecografie epatiche e risonanze magnetiche – oggi permettono una diagnosi più precoce, evitando la biopsia.

Prevenzione e nuovi trattamenti: il ruolo dei farmaci dimagranti

Oltre alla diagnosi precoce, è fondamentale puntare sulla prevenzione, attraverso cambiamenti nello stile di vita e, in casi selezionati, l’impiego di farmaci dimagranti. Sebbene non progettati per le malattie epatiche, i nuovi farmaci per la perdita di peso mostrano risultati promettenti nel migliorare le condizioni metaboliche e la salute del fegato.

Serve un piano di screening epatico nei pazienti a rischio

L’obiettivo dei ricercatori è chiaro: aumentare in modo esponenziale la consapevolezza e il numero di diagnosi, soprattutto tra le persone affette da diabete, obesità e sindrome metabolica. Solo così sarà possibile prevenire l’evoluzione della MASH e ridurre l’impatto devastante di questa malattia del fegato silenziosa su milioni di persone.

Redazione