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Vaccini, sicurezza confermata: nessun nuovo allarme dai dati AIFA 2023

 
Vaccini, sicurezza confermata: nessun nuovo allarme dai dati AIFA 2023

Il Rapporto Vaccini 2023 di AIFA conferma l’elevato profilo di sicurezza dei vaccini, inclusi quelli anti-COVID. Nessun nuovo segnale di rischio rilevato

Il nuovo Rapporto Vaccini 2023 pubblicato da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) conferma ancora una volta l’elevato livello di sicurezza dei vaccini in uso in Italia. L’analisi dei dati di farmacovigilanza relativi al 2023 mostra una tendenza ormai consolidata: le segnalazioni di sospette reazioni avverse sono in diminuzione, non emergono nuovi segnali di rischio, e i benefici della vaccinazione continuano a superare ampiamente i potenziali effetti collaterali.

Reazioni avverse in calo: 5 segnalazioni ogni 100.000 dosi

Nel 2023 sono state somministrate in Italia 22.552.906 dosi di vaccino. Le segnalazioni di sospette reazioni avverse sono state 1.163, pari a 5,2 ogni 100.000 dosi. Una quota esigua, in ulteriore diminuzione rispetto al 2022, quando si contavano 8,6 segnalazioni ogni 100.000 dosi. Di queste, oltre il 70% sono state classificate come non gravi.

COVID-19: nessun nuovo segnale di allerta sui vaccini

I vaccini contro il COVID-19 sono stati oggetto di monitoraggio speciale fin dal loro debutto. Anche per il 2023, AIFA conferma che tutti i segnali di rischio precedentemente rilevati sono stati chiusi a livello europeo. Tra questi, ad esempio, le miocarditi e pericarditi associate ai vaccini a mRNA, già identificate e sotto controllo. L'uso ormai limitato dei vaccini COVID-19 nel 2023 ha prodotto un numero molto contenuto di segnalazioni, tutte coerenti con quanto già noto. “La situazione attuale non evidenzia alcun nuovo elemento di rischio” scrive l’Agenzia.

Vaccini pediatrici: sicurezza elevata anche nei bambini

Il report dedica una sezione specifica alla sorveglianza sui vaccini pediatrici, confermando che non sono emersi segnali nuovi né modifiche nei profili di rischio. I dati raccolti sono in linea con le aspettative, con un’alta tollerabilità confermata per tutti i principali vaccini somministrati in età infantile, come esavalente, MPRV e pneumococcico.

Come funziona la farmacovigilanza vaccinale

Il sistema italiano si basa sulla Rete Nazionale di Farmacovigilanza, che raccoglie le segnalazioni da medici, farmacisti, operatori sanitari e cittadini. Le segnalazioni vengono analizzate a livello regionale e nazionale, con il supporto di centri specialistici (CRFV), e condivise con le autorità europee. La qualità delle segnalazioni italiane è alta: nel 2023 il 94% delle segnalazioni risultava “validata” secondo gli standard europei.

Il Rapporto AIFA 2023 dimostra l’efficacia del sistema di farmacovigilanza nel proteggere la salute pubblica e nel garantire trasparenza e accesso ai dati. L’obiettivo è duplice: rilevare tempestivamente eventuali problemi e alimentare la fiducia dei cittadini attraverso informazioni chiare e aggiornate. Come sottolinea il documento, «l’attività di farmacovigilanza è parte integrante del ciclo di vita di ogni vaccino e costituisce uno strumento essenziale per supportare l’uso consapevole degli immunizzanti nella pratica clinica».

Conclusioni: i vaccini restano uno strumento sicuro e fondamentale

Il Rapporto AIFA conferma in modo inequivocabile che la vaccinazione resta una delle armi più sicure ed efficaci per la prevenzione delle malattie infettive. Nessun nuovo allarme, anzi: il miglioramento degli strumenti di controllo e la continua formazione degli operatori sanitari contribuiscono a rendere il sistema vaccinale italiano un modello di riferimento internazionale.

Annachiara Albanese