I dati Istat 2022-2023: meno reati tradizionali, ma nuove minacce informatiche e vulnerabilità digitali
Meno crimini, ma non meno rischi. L’ultima indagine Istat sulla sicurezza dei cittadini italiani, relativa al biennio 2022-2023, evidenzia una trasformazione sostanziale del panorama della criminalità nel Paese. Se da un lato si conferma una diminuzione dei reati contro la persona e contro la proprietà, dall’altro emerge un deciso aumento delle truffe online, in particolare quelle che colpiscono gli strumenti bancari digitali.
Truffe digitali in aumento: 1,7 milioni di vittime
I numeri parlano chiaro: quasi 1,7 milioni di italiani hanno subito truffe o frodi online, pari al 3,3% degli utenti Internet. Particolarmente preoccupante è la crescita delle sottrazioni di denaro da conti correnti, home banking e app bancarie, che registrano un’impennata del 74%, mentre l’utilizzo dei servizi bancari digitali è aumentato solo del 25%. Un divario che segnala una diffusa sottovalutazione del rischio informatico da parte degli utenti.
Crimini in calo: furti in abitazione e auto dimezzati
Tra i reati in diminuzione, spiccano:
- Furti in abitazione: scesi dall’1,8% allo 0,6% in sette anni.
- Furti d’auto: calati allo 0,7%.
Tuttavia, emergono nuove tipologie di reati contro la proprietà: i furti di monopattini elettrici, che colpiscono il 3,6% delle famiglie che ne possiedono uno.
A incidere sul calo generale dei reati tradizionali ha contribuito anche il periodo pandemico, che ha modificato stili di vita e mobilità, riducendo le occasioni di criminalità. A conferma, si registra una diminuzione degli utenti giornalieri dei mezzi pubblici (-2,5 punti rispetto al 2015-2016), sebbene questi restino un contesto a rischio: tra chi li usa quotidianamente, la probabilità di subire un borseggio è cinque volte superiore alla media nazionale.
Cybercrime: il nuovo volto della criminalità
Nel panorama dei reati digitali, l’unica categoria in crescita è quella legata agli strumenti finanziari digitali.
- La clonazione delle carte di credito è in lieve calo (1,1% contro 1,3% del 2015-2016).
- Ma esplodono le sottrazioni di denaro da home banking e applicazioni bancarie.
Il fenomeno del phishing, seppur in leggera diminuzione (dal 7,7% al 6,9%), resta estremamente diffuso. Il 44,7% delle vittime si accorge della truffa soltanto leggendo l’estratto conto, mentre le banche riescono a bloccare tempestivamente le carte solo nel 20% dei casi.
Profili a rischio: chi è più esposto?
L’indagine Istat individua chiaramente i gruppi sociali più vulnerabili:
- Cittadini delle aree metropolitane: reati contro la persona al 5,3%, contro una media nazionale del 2,3%; reati contro i veicoli all’11% (media nazionale: 4,5%).
- Giovani e giovani adulti: più esposti ad aggressioni (1,7%) e minacce, soprattutto le donne under 34 (0,7% contro lo 0,4%).
- Utenti abituali dei mezzi pubblici o della vita notturna: la probabilità di subire una rapina sale dallo 0,1% allo 0,3%, raggiungendo lo 0,4% per gli uomini.
Tra le cause delle minacce, emergono:
- Motivi sentimentali o sessuali (21,7%)
- Disturbi psichici o dipendenze dell’aggressore (21,8%)
- Intenti di umiliazione o intimidazione (20,7%)
Reati più rari ma più complessi
l numero delle vittime colpite ripetutamente dallo stesso tipo di reato è in calo: dal 73,5% del 1997/98 al 62% attuale. Tuttavia, alcuni fenomeni diventano più articolati:
- I furti di veicoli mantengono un tasso di denuncia vicino al 100%.
- Le aggressioni denunciate passano dal 19,9% al 40,6%.
- I reati tentati sono sempre più frequenti: oltre il 60% delle rapine non si conclude con una sottrazione, spesso grazie alla reazione della vittima. Nei furti in casa, un terzo dei tentativi non va a segno, anche per via delle misure di sicurezza adottate.
Sicurezza rinnovata, ma da vigilare
I dati Istat evidenziano che, sebbene la criminalità tradizionale sia in calo, il contesto odierno richiede nuove strategie di prevenzione, soprattutto in ambito digitale. La sicurezza dei cittadini italiani dipende sempre più dalla loro capacità di riconoscere le minacce informatiche e di proteggersi adeguatamente in un ambiente in continua evoluzione.
Redazione