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Covid-19: nuove linee guida OMS sull’uso degli antibiotici

 
Covid-19: nuove linee guida OMS sull’uso degli antibiotici
Redazione

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha modificato le linee guida per la gestione clinica dei pazienti contagiati dal Covid-19. Tra le varie misure indicate, una tra le più importanti riguarda l’uso degli antibiotici. A meno che si sospetti una coinfezione batterica nel momento in cui si è affetti dal virus, l’antibiotico è controindicato.

Tale suggerimento ovviamente non prescinde dal quadro clinico individuale del paziente: esso è più rilevante per i pazienti con sintomi lievi che per quelli che presentano forme meno moderate e più gravi, per i quali i dati dimostrano che l’uso di antibiotici può determinare una riduzione della mortalità.

La revisione sistematica e metanalisi dei dati ricevuti durante la pandemia ha portato, a seguito dell’elaborazione mirata, a concludere in tale direzione, rispondendo alla necessità di contrastare l’antimicrobico-resistenza.

L’uso continuo e improprio di antibiotici aumenterebbe la pressione selettiva dei patogeni, favorendo l’emergere, la moltiplicazione e la diffusione dei ceppi resistenti. Inoltre, aumenterebbe anche il rischio della comparsa di patogeni resistenti a più antibiotici, riducendo ulteriormente la possibilità di un trattamento efficace.

Già durante l’Assemblea Mondiale della Sanità del 2015, l’OMS adottò un Piano d’azione globale per cercare di contrastare con la maggiore efficacia possibile il fenomeno.

L’Unione Europea, sensibile a questi temi, si è impegnata – anche a seguito dell’appello OMS – da molti anni a combattere questa perniciosa minaccia, che paventa forme di malattia in evoluzione più difficili da affrontare anche con i migliori progressi della tecnica farmaceutica.

Il 2017 è stato l’anno dell’AMR – A European One Health Action Plan against Antimicrobial Resistance, che, basato su un approccio One Health, non si limita alla specie umana, ma riguarda anche il mondo animale e l’ambiente.

Nello stesso anno, è stato approvato in Italia il primo Piano Nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza (PNCAR), con durata triennale, prorogato al 2021 e rinnovato con un nuovo piano nel 2022, sempre a scadenza triennale.