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La causa dell’obesità? Troppi cibi ultra-processati, non solo sedentarietà

 
La causa dell’obesità? Troppi cibi ultra-processati, non solo sedentarietà

È necessario ridurre le calorie provenienti dagli alimenti altamente trasformati per combattere davvero l’epidemia globale di obesità

Contrariamente a quanto si è pensato per anni, la sedentarietà incide solo marginalmente sull’obesità. A determinare l’aumento di grasso corporeo e indice di massa corporea (BMI) è principalmente l’eccessivo consumo di alimenti ultra-processati (UPF), come wurstel, snack dolci, piatti pronti e carni lavorate. Lo rivela un nuovo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, basato sui dati raccolti da 4.213 adulti tra i 18 e i 60 anni appartenenti a 34 popolazioni in sei continenti.

Il vero responsabile? L’eccesso calorico da UPF

L’indagine ha evidenziato che la percentuale di UPF nella dieta è correlata positivamente alla percentuale di grasso corporeo, mentre l’attività fisica incide solo in minima parte. I ricercatori hanno analizzato con precisione i tre principali indicatori energetici:

  • Dispendio energetico totale (TEE)
  • Dispendio energetico da attività fisica (AEE)
  • Dispendio energetico basale (BEE)

A questi hanno affiancato le due misure dell’obesità: BMI e percentuale di grasso corporeo. Il confronto è stato fatto anche in base al livello di sviluppo economico, mettendo in luce differenze importanti negli stili alimentari e di vita.

La sedentarietà non è il problema principale

I dati mostrano che, con l’aumento dello sviluppo economico, il TEE e il BEE si riducono leggermente (del 6-11%), ma l’energia consumata con l’attività fisica è ancora più alta nei Paesi avanzati. Questo significa che non è la mancanza di esercizio fisico a spiegare l’aumento dei tassi di obesità.

Inoltre, il dispendio energetico totale è solo debolmente associato all’obesità, rappresentando appena il 10% della variazione dell’incidenza dell’obesità nei Paesi più sviluppati.

Il ruolo dell’attività fisica resta cruciale per la salute

Sebbene l’esercizio fisico non sia il fattore determinante per evitare l’obesità, gli autori dello studio ne raccomandano comunque la pratica regolare, poiché è essenziale per:

  • prevenire numerose malattie croniche,
  • mantenere un buon equilibrio mentale,
  • favorire il benessere psicofisico complessivo.

Conclusione: attenzione alle calorie nascoste nei cibi trasformati

Lo studio, uno dei più ampi mai condotti a livello globale sul tema, lancia un messaggio chiaro ai decisori politici e sanitari: per contrastare efficacemente l’obesità, è indispensabile ridurre l’assunzione di calorie da alimenti ultra-processati. Questo implica un ripensamento profondo delle abitudini alimentari, ma anche delle strategie industriali e della comunicazione nutrizionale.

Redazione