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Crociata del governo francese contro la disinformazione sanitaria

 
Crociata del governo francese contro la disinformazione sanitaria

Il governo francese lancia una strategia nazionale per combattere la disinformazione sanitaria, con l’obiettivo di proteggere la salute pubblica

In un contesto di crescente sfiducia nei confronti della scienza e delle istituzioni sanitarie, alimentato dalla crisi del Covid-19, dagli sconvolgimenti geopolitici e dall'ascesa delle teorie del complotto, la lotta alla disinformazione sanitaria è diventata una priorità strategica per lo Stato. E' questo l'indirizzo che il governo francese intende dare alla sua azione per evitare che la gente divenga preda di false notizie che vengono veicolate dai media senza controllo.

La strategia del governo francese

La massiccia diffusione di false informazioni mediche, in particolare su vaccini, alimenti e trattamenti, avverte il Ministero, ''mette a repentaglio la salute pubblica, rompe il legame di fiducia tra cittadini e istituzioni e alimenta un clima di sospetto che favorisce eccessi populisti e settari. Il fenomeno, lungi dall'essere marginale, sta radicandosi nella nostra vita digitale quotidiana e richiede una risposta sistemica, trasversale e determinata. Questo è un progetto che il Ministero della Salute ha deciso di affrontare''. Anche perché, dice il Ministero, ''le informazioni fuorvianti o inaccurate in ambito sanitario si diffondono facilmente e possono avere conseguenze dannose sulla salute degli individui''.

Disinformazione sanitaria: una minaccia crescente

La disinformazione è definita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come ''la diffusione di informazioni false da parte dei suoi autori senza l'intenzione di causare danni o fuorviare. Questo tipo di errore può derivare da incomprensioni, interpretazioni errate o trasmissione inaccurata. La disinformazione viene creata o diffusa (manipolata) consapevolmente con l'intento intenzionale di ingannare e causare danni. Le motivazioni possono essere economiche, ideologiche, religiose, politiche o a sostegno di un'agenda sociale''.

Ma sia la cattiva informazione che la disinformazione ''possono causare danni, tra cui minacce ai processi decisionali, nonché alla salute, all'ambiente e alla sicurezza''.

Il Ministero ha posto come obiettivo anche il contrasto delle fake news definendo in questo modo ''tutte le informazioni false, gli articoli falsi che sembrano articoli o contenuti reali e che vengono presentati in particolare sui social media''.

Per avere un quadro più chiaro del pericolo che la popolazione corre, il Ministero ha fornito dei numeri chiave

  • il 47% dei francesi afferma di aver già incontrato fake news nel settore sanitario.
  • Il 66% ritiene che il settore sanitario sia esposto a fake news/informazioni fuorvianti.
  • Il 35% ritiene che sia difficile reperire informazioni sanitarie affidabili.

Contro la disinformazione serve un’alleanza sociale

Davanti a questa invasione di notizie false o inattendibili, quali sono gli strumenti con i quali le istituzioni possono dare risposte? ''Promuovere la diffusione di informazioni di qualità provenienti da fonti verificate, da siti e risorse affidabili e convalidati è la prima linea di difesa nella lotta contro la disinformazione sanitaria''. Il sito web Santé.fr ha creato uno spazio online chiamato "Decryptions" per contrastare le fake news sanitarie più diffuse, invitando i francesi a  rivolgersi a fonti sanitarie affidabili. Ma il Ministero è cosciente dal fatto che lo  Stato non può agire da solo di fronte al potere virale della disinformazione. L'autorità pubblica, quando parla isolatamente, è talvolta guardata con sospetto.

''Ecco perché la collaborazione con la società civile è al centro della strategia proposta dal Ministero della Salute. Associazioni di cittadini, collettivi sanitari, piattaforme di fact-checking, giornalisti scientifici, influencer coinvolti, insegnanti, genitori e creatori di contenuti hanno tutti un ruolo da svolgere nel riconquistare la fiducia e diffondere una cultura critica della salute. L'obiettivo è passare da un approccio di comunicazione top-down a una mobilitazione orizzontale, pluralistica e sostenibile''.

Redazione