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Il Parlamento britannico depenalizza l'aborto oltre i limiti legali: svolta storica

 
Il Parlamento britannico depenalizza l'aborto oltre i limiti legali: svolta storica

Con 379 voti favorevoli, la Camera dei Comuni approva un emendamento storico: le donne non rischieranno più il carcere per interruzioni di gravidanza fuori dai termini di legge nel Regno Unito aborto

Il Parlamento del Regno Unito ha votato a favore della depenalizzazione dell'aborto in Inghilterra e Galles anche oltre i limiti temporali attualmente previsti dalla legge, eliminando il rischio di procedimenti penali per le donne che interrompono la gravidanza in ritardo. L’emendamento, approvato con 379 voti favorevoli e 137 contrari, è stato presentato dalla deputata laburista Tonia Antoniazzi come parte del disegno di legge sulla giustizia penale, ed è stato descritto da molti come un passaggio storico per i diritti delle donne. Ora passa alla Camera dei Lord per l’approvazione definitiva.

Cosa cambia con l’emendamento Antoniazzi

La riforma non modifica i parametri del servizio sanitario nazionale né i limiti attuali per l’aborto legale (oggi fissati alla 24ª settimana di gravidanza), ma abolisce le sanzioni penali previste dalla legge del 1861, ancora in vigore, che prevede pene fino all’ergastolo per le interruzioni di gravidanza effettuate oltre i termini, salvo pericolo di vita per la donna. "Questa legge è figlia dell'epoca vittoriana, approvata da un Parlamento composto esclusivamente da uomini. È obsoleta e oggi viene usata contro donne vulnerabili. Serve cura, non criminalizzazione", ha dichiarato Antoniazzi alla Camera dei Comuni.

Un dibattito tra diritti e timori sanitari

Sebbene il provvedimento abbia ricevuto sostegno trasversale, è stato oggetto di critiche da parte di alcuni parlamentari conservatori, tra cui Kemi Badenoch e Caroline Johnson, che hanno sottolineato i rischi medici associati agli aborti tardivi. "Più tardi avviene un aborto, più aumentano le complicazioni", ha detto Johnson. L’SPUC (Società per la protezione dei bambini non ancora nati) ha bollato l’emendamento come “estremo e pericoloso”, sostenendo che di fatto depenalizzerebbe ogni tipo di aborto. Ma secondo i sostenitori dei diritti umani, si tratta di un provvedimento essenziale per proteggere le donne da ingiuste persecuzioni giudiziarie.

Contesto e numeri: l’aborto in UK

Secondo i dati ufficiali, nel 2022 sono stati effettuati oltre 250.000 aborti in Inghilterra e Galles. Il 99% è avvenuto prima della 20ª settimana, e solo l’1% in casi ritenuti “disperati”, ha ricordato Antoniazzi. Dal 1861 al 2022 si contano solo tre casi di donne arrestate per aborti illegali, ma la minaccia legale resta un deterrente pesante, soprattutto per le più vulnerabili. Il provvedimento è stato trattato come voto di coscienza, senza vincoli di partito. Il British Pregnancy Advisory Service ha definito il voto “una svolta per i diritti riproduttivi nel Regno Unito”.

Ora il testo passa alla Camera dei Lord, che avrà l’ultima parola prima dell’entrata in vigore.

Redazione