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Galles sotto shock: 25.000 bambini vittime di abusi sessuali ogni anno

 
Galles sotto shock: 25.000 bambini vittime di abusi sessuali ogni anno

Presentata la prima strategia decennale del Regno Unito contro gli abusi sui minori. In aumento i casi online.

Il Galles è sconvolto da dati allarmanti: secondo un recente rapporto, ogni anno 25.000 bambini e giovani subiscono abusi sessuali, con un aumento esponenziale dei casi online. Un’emergenza silenziosa che raramente raggiunge i radar della polizia o dei servizi sociali, ma che ha spinto il governo gallese a elaborare la prima strategia decennale del Regno Unito per combattere e prevenire questa forma di violenza.

Il governo del Galles ha annunciato una consultazione pubblica, attiva fino a settembre 2025, per raccogliere opinioni e proposte da individui, associazioni e comunità. L’obiettivo è finalizzare un piano operativo che durerà fino al 2035, con misure strutturate, durature e fondate su una visione di lungo periodo.

La ministra per l’Infanzia Dawn Bowden ha sottolineato: "Le voci delle persone che hanno subito abusi sessuali sono centrali in questa strategia e nel modo in cui viene attuata", spiegando di aver già coinvolto le principali parti interessate, ma invitando a una partecipazione ampia:
"Vogliamo che più individui, organizzazioni e comunità condividano le loro opinioni e contribuiscano a dare forma a questo lavoro fondamentale."

Il governo gallese ha precisato che, a differenza di Inghilterra, Scozia e Irlanda del Nord, dove sono stati adottati piani d’azione di breve termine, il Galles ha scelto una "visione strategica decennale" per rispondere all’evoluzione degli abusi sessuali, soprattutto nei contesti digitali e online, che rappresentano oggi una delle minacce principali per la sicurezza dei minori.

Tra le proposte al centro della strategia contro gli abusi sessuali su minori in Galles figurano:

  • l’incoraggiamento degli adulti sopravvissuti a raccontare le proprie esperienze;
  • la formazione di professionisti che lavorano con bambini, famiglie e adulti per comprenderne gli effetti a lungo termine;
  • una maggiore visibilità dei servizi di supporto per le vittime adulte;
  • la creazione di gruppi regionali di esperienze vissute, anche nelle aree rurali, dedicati agli adolescenti.

Il piano è stato co-progettato con vittime sopravvissute e gruppi di supporto, per garantire che ogni azione sia radicata nell’esperienza diretta e nella competenza degli esperti.

In una dichiarazione ufficiale, Dawn Bowden, ministra per l’infanzia e l’assistenza sociale, ha affermato: "Sviluppando la prima strategia decennale del Regno Unito in questo ambito, stiamo dimostrando il nostro incrollabile impegno nel proteggere i bambini e sostenere i sopravvissuti per tutta la vita."

L’impegno del Galles potrebbe ora diventare un modello per le altre nazioni britanniche: un approccio integrato e partecipato che mira a trasformare la cultura della prevenzione e della protezione dell’infanzia, con un focus specifico su nuove forme di violenza digitale che si diffondono con rapidità nei social network e nelle piattaforme online.