Vestono allo stesso modo, si filmano sui social e sfidano l’ordine pubblico. Chi sono davvero i maranza? Una nuova subcultura giovanile da decifrare
Giovanissimi che usano la violenza e si muovono in branco, sfidando tutto e tutti, soprattutto l'ordine sociale. Si vestono tutti allo stesso modo e il loro stile è il loro tratto distintivo. Sono i maranza, delle cui gesta le cronache parlano frequentementetornati prepotentemente all’attenzione delle forze dell’ordine (e non solo) dopo essersi resi protagonisti di numerosi fatti di cronaca.
Le origini del termine e trasformazioni recenti
Originariamente, il termine maranza era usato come slang milanese per indicare ragazzi di strada dai modi rozzi. Oggi ha assunto una nuova connotazione, evolvendosi in una vera e propria subcultura giovanile. Molti di loro sono maschi, figli di immigrati di seconda generazione, spesso di origine africana. Le ragazze sono poche, e talvolta italiane. Si caratterizzano per un atteggiamento spavaldo e un comportamento provocatorio. Si muovono in gruppi numerosi.
TikTok e social media: il palco virtuale dei maranza
A contribuire alla loro notorietà è TikTok, dove riprendono le loro gesta, si mostrano più forti, più visibili, più temuti. Hanno look vistosi, che diventano un emblema di appartenenza: tute in acetato, maglie di squadre di calcio, giacche smanicate, cappellini con visiera, borselli a tracolla. Capelli rasati ai lati con ciuffo lungo, spesso sotto il cappellino. Di marca, naturalmente, come tutto il resto. La musica trap e drill, con i loro temi di sfida, potere e ostentazione, sono diventate colonne sonore della loro quotidianità.
La violenza come linguaggio: sfide, branco e provocazioni
Negli ultimi anni, il fenomeno maranza si è diffuso moltissimo: nei bar per giovani, nelle periferie, fuori dai centri commerciali. Con il passare del tempo, i maranza sono diventati una presenza sempre più visibile e riconoscibile, spesso associata a comportamenti provocatori e a uno stile di vita che punta sull’esibizione di forza e sull’appartenenza ad un gruppo. Vivono sfide tra gruppi rivali, ma anche sfide sociali, che si manifestano in atti vandalici e comportamenti finalizzati a destabilizzare l’ordine pubblico.
Provocazioni, risse, estorsioni e aggressioni ai passanti sono frequenti e sempre più mostrate sui social. Gli stessi maranza sembrano divertirsi nel giocare con l’immagine che la società ha di loro, oscillando tra la consapevolezza di essere visti come “bulli” e il piacere di alimentare questo stereotipo.
Redazione