Uno studio del Ministero francese svela quanto il benessere psicologico femminile sia influenzato da fattori ormonali, sociali e culturali. E quanto sia ancora invisibile
La salute mentale è una componente essenziale della salute, uno stato di benessere che consente di lavorare, prosperare, realizzare i propri progetti e superare le difficoltà della vita. Eppure, questa dimensione resta troppo spesso invisibile, soprattutto quando si parla della salute mentale delle donne.
È partendo da questa consapevolezza che, in occasione della Giornata internazionale di azione per la salute delle donne, il Ministero del Lavoro, della Salute, della Solidarietà e della Famiglia francese ha ribadito l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica. Primo passo: il lancio del barometro “I francesi e la salute mentale delle donne”, da cui emerge che il 21% dei francesi ritiene che i problemi psichici colpiscano maggiormente le donne.
Secondo il barometro, il 64% dei cittadini vuole essere meglio informato sulla salute mentale delle donne, con un picco dell’82% tra le donne sotto i 35 anni. Conoscere l’impatto di fattori biologici, sociali ed economici è indispensabile per prevenire, sostenere e curare meglio lungo tutto l’arco della vita.
Numeri e percezioni
Il 27% delle donne ritiene che le patologie psichiche colpiscano di più il genere femminile, percentuale che sale tra i 18-35enni. La valutazione media della salute mentale tra le giovani donne (18-35 anni) è 6,5 su 10, contro una media nazionale di 7,4.
La salute mentale, afferma il Ministero, “non è uno stato fisso, ma un equilibrio che fluttua nel tempo”, influenzato da condizioni di lavoro, risorse economiche, relazioni sociali, ma anche da fattori individuali, come storia familiare o eventi della vita.
Un impatto di genere concreto
Il 44% delle donne afferma di aver vissuto almeno un disturbo mentale, contro il 36% degli uomini. L’intero ciclo di vita femminile comporta sconvolgimenti ormonali che possono influenzare l’equilibrio psichico: pubertà, gravidanza, post-partum, menopausa.
A questi si aggiungono fattori sociali come il carico mentale, definito dall’OMS come “carico cognitivo ed emotivo derivante dalle esigenze e dai vincoli della vita quotidiana”. Le responsabilità familiari, domestiche e professionali, specie nelle madri single, aumentano lo stress mentale e il rischio di esaurimento emotivo.
Le donne devono inoltre affrontare stereotipi di genere fin dall’infanzia, che limitano l’autonomia economica, l’accesso alle cure e impongono ingiunzioni sociali sulla maternità e il ruolo nella società. Questo peso culturale incide sulla salute mentale, ancora troppo minimizzata.
Depressione perinatale: un disturbo sottovalutato
Dopo il parto è comune il baby blues, con sbalzi d’umore, ansia e disturbi del sonno. Ma la vera emergenza è la depressione perinatale, che colpisce il 16,7% delle madri, secondo il National Perinatal Survey 2021. Può insorgere durante la gravidanza o fino a un anno dopo il parto.
Le cause includono fluttuazioni ormonali, aspettative sociali, isolamento, e mancanza di sostegno psicologico. Esistono però strumenti e risorse per intervenire:
- il sito e l’app “I primi 1000 giorni”
- il widget per il monitoraggio del postpartum blues
- ostetriche formate per individuare e supportare i disturbi psichici legati alla maternità
Il diario della maternità, in fase di aggiornamento per il 2026, conterrà informazioni sulla salute mentale durante e dopo la gravidanza, compresi i segnali di depressione postpartum.
“La salute mentale delle donne deve essere pensata come un continuum, influenzato dagli eventi della vita e dalle ingiunzioni sociali”, afferma il Ministero.
Menopausa: l’ultimo tabù
Ogni anno in Francia circa 500.000 donne entrano in menopausa, che coinvolge 17 milioni di donne. Eppure resta un tabù. I cambiamenti ormonali – vampate, insonnia, aumento di peso, libido ridotta – si accompagnano spesso a ansia e bassa autostima, acuiti dal persistente carico mentale e dall’isolamento sociale.
La mancanza di dialogo impedisce a molte donne di ricevere supporto adeguato in questa delicata fase della vita.
Redazione