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Apple e Google nel mirino dell'authority britannica della concorrenza

 
Apple e Google nel mirino dell'authority britannica della concorrenza

Apple e Google potrebbero essere obbligate a cambiare il modo in cui gestiscono alcuni dei loro servizi mobili nel Regno Unito, secondo le decisioni proposte dalla Competition and Markets Authority (CMA), l’authority britannica della concorrenza, che sta indagando sui giganti della tecnologia per i loro app store, browser e sistemi operativi.

“Circa il 90-100% dei dispositivi mobili del Regno Unito funziona su piattaforme mobili di Apple o Google”, ha affermato la CMA, aggiungendo che ciò significa che le due aziende “detengono un duopolio effettivo”.

Apple ha dichiarato di essere preoccupata che la sentenza possa avere un impatto negativo sui suoi clienti nel Regno Unito, mentre Google ha definito la decisione “deludente e ingiustificata”.

Una legge entrata in vigore nel 2023 consente all’autorità di regolamentazione di richiedere modifiche obbligatorie a un’azienda se si dimostra che questa detiene troppo potere di mercato.

La decisione proposta designerebbe ufficialmente Apple e Google come aventi uno "status di mercato strategico", e darebbe alla CMA il potere di intervenire direttamente.

Le due aziende hanno un mese di tempo per presentare le proprie controdeduzioni prima che la decisione diventi definitiva.

Se l’istruttoria dovesse concludersi in senso negativo per loro, Apple e Google potrebbero essere costrette ad apportare modifiche strutturali ai loro servizi mobili, in modo da promuovere la concorrenza e garantire più scelta ai consumatori.

La CMA si sta concentrando sugli app store, e in particolare sull’importanza dominante delle app di Apple e Google rispetto a quelle concorrenti.

L’amministratore delegato della CMA, Sarah Cardell, ha dichiarato che le proposte “consentiranno agli sviluppatori di app del Regno Unito di rimanere all’avanguardia dell’innovazione globale, garantendo al contempo ai consumatori un’esperienza di livello mondiale”.

Apple ha replicato: “Siamo preoccupati che le regole che il Regno Unito sta prendendo in considerazione possano minare la privacy e la sicurezza che i nostri utenti si aspettano, ostacolare la nostra capacità di innovare e costringerci a condividere la nostra tecnologia con concorrenti stranieri. Ha inoltre aggiunto: “Continueremo a impegnarci con l’autorità per assicurare che comprenda questi rischi”.

Oliver Bethell, Senior Director of Competition di Google, ha affermato che “è fondamentale che qualsiasi nuova regolamentazione sia basata su evidenze, proporzionata e non diventi un ostacolo alla crescita nel Regno Unito”, aggiungendo che Android, Chrome e Play Store “offrono grande scelta, sicurezza e innovazione.

“Rimaniamo impegnati in un impegno costruttivo con la CMA per la durata di questo processo”, ha concluso Google.

Il gruppo per i diritti dei consumatori Which? ha accolto positivamente l’indagine della CMA.

“Sebbene queste aziende abbiano guidato l’innovazione, il loro dominio causa oggi danni reali ai consumatori e alle imprese che dipendono da loro”, ha dichiarato Rocio Concha, direttore delle politiche di Which?.

Apple e Google, insieme ad altri colossi del tech, sono attualmente sotto indagine antitrust nel Regno Unito, nell’Unione Europea e negli Stati Uniti, a seguito delle nuove leggi sulla regolamentazione dei mercati digitali introdotte di recente in ciascuna area.

Redazione